venerdì 18 novembre 2011

la RECE di CECIL: "I tre moschiettieri" di Paul W.S. Anderson

Prendete Dumas e mettetelo da parte, anzi buttatelo via, lanciatelo proprio. Fate il pieno invece di tutta la pop culture degli ultimi 20 anni di tutto ciò che la televisione commerciale, Mtv in testa, ha fatto entrare nelle nostre vite in quel lasso di tempo ed avrete un'idea precisa dell'ultima trasposizione cinematografica de “I tre moschettieri”.  Tralasciando la dichiarata ispirazione ad un'estetica steam – punk, che avrebbe potuto pure essere un'interessante rilettura di questo classico romanzo d'avventura, quello che rimane impresso non sono dunque le navi volanti (basate su studi di Leonardo? Ecco un altro che si sta rivoltando nella tomba), i trabocchetti mortali, le armi sperimentali e i “piani ben riusciti”, che fanno molto “A-Team”, ma l'agghiacciante trama dei collant di Luigi XIII e, alla fine di un duetto tra Sua Maestà e il Duca di Buckingham (conciato come  George Michael quando cantava “Wake Me Up before you Go-Go”) sulla moda londinese dell'inverno, ti aspetti di vedere comparire Enzo Miccio a spiegarti l'occasione d'uso dei pantaloni a palloncino. Aveva proprio ragione Woody Allen quando diceva: “La vita non imita l'arte, imita la cattiva televisione”. A questo punto mancava solo che uno dicesse “I't a Jersey thing” e saremmo stati a posto per sempre. (Cecil)