giovedì 9 dicembre 2010

Passaggi al Centro/4

Via Grazioli Lante. La Salaria, Salita di Castel Giubileo. Palazzi osceni dall'altra parte della strada, ingombranti insegne pubblicitarie, la zingara alla fermata del 135 direzione Tiburtina. Dietro la pensilina una scarpa da donna e qualche straccio vecchio. Mezzora di autobus, scendere da Roma Nord verso il centro e sentirsi più sicuri una volta abbandonata la periferia. I valori psicologici e le suggestioni visive. Sulla Salaria c'è un centro della Rai, quasi accanto alla sede di Sky, che è di una bruttezza esemplare. Perchè esprime un'estetica antiquata, è una struttura che racconta da sola, continuamente, che è nata per essere funzionale. E' un'infrastruttura, l'importante è che possano avvenire al suo interno le situazioni produttive per cui è stata costruita. Del resto se ne frega. E si vede. E' soprattutto l'insegna, che possiede un fascino triste. Un pannello con la scritta "Rai - Radio televisione italiana" e il logo degli anni Novanta. La Rai come me la ricordo io. La Rai di Viale Mazzini e del Teatro delle Vittorie. Via Mecenate a Milano, intesa come il centro di produzione che c'è lì, ha un'insegna contemporanea, quella con il logo a farfalla.
Avrà un senso estetico tutto questo? O è solo stratificazione cronologica?