venerdì 1 luglio 2011

RECENSIONI di SALA: "I guardiani del destino"

Scordatevi le lunghe vesti bianche che sfumano nella luce soffusa e le grosse ali piumate, gli angeli vestono completi dal taglio sartoriale e il Borsalino d'ordinanza (non puoi farne a meno, credo, se sei appena uscito da set di Mad Men). Questi 007 che hanno in mano il destino degli umani, stanno rimettendo nella giusta traiettoria la carriera di un brillante e giovane politico, la cui irruenza l'ha messo spesso nei guai. Stavolta, per aver mostrato le chiappe alla cena di una confraternita, perde le elezioni; nello stesso momento, però, incontra la donna della sua vita. Il classico colpo di fulmine, che forse solo il cinema sa regalare: la frase giusta al momento giusto, il vestito giusto, la scena giusta. Ma questo “matrimonio” non s'ha da fare, non è nel piano, e allora che fare, come fare a stare lontani se ogni passo li porta sempre uno verso l'altro? È la classica storia romantica, quella che alla fine ti porta a crederci ai “ti amerò per sempre”, ai “non ci lasceremo mai” e “starò con te per sempre”, raccontata però come un film d'azione. A frapporsi fra i due sfortunati amanti infatti, un esercito in doppio petto che può controllare lo spazio e il tempo, e che solo la tenacia, la pietà e l'amore possono sconfiggere. Matt Damon è abituato a correre dai tempi di Jason Bourne, Emily Blunt fa la ballerina, che a quanto sembra ad Hollywood va molto di moda, New York è un palcoscenico magnifico, che sembra incombere sui protagonisti, incapaci di sottrarsi ad un destino già scritto da altri. Ma il film è un meccanismo perfetto, difficile da raggiungere quando si gioca con la fantascienza, ogni pezzo deve combaciare, sennò addio teorie, addio universi paralleli, le regole devono valere sempre, in ogni scena, in ogni inquadratura. E qui ogni cosa regge alla grande. (Cecil)