giovedì 10 febbraio 2011

Passaggi al Centro/7

Guardo una foto che ho scattato alla stazione. Al binario, solo l'altro ieri sul marciapiede di una stazione milanese, erano le sei del mattino. Questa e la metropolitana di Roma piena di gente a tardo pomeriggio sono le due immagini che forse adesso mi rappresentano di più, devo dirlo a Denise. Visto che ne stavamo cercando una.

Quindi, essere in guerra, stare in trincea. Forse è solo questione di assumere la consapevolezza di piccoli scarti di significato, però averlo capito mi sta aiutando ad inquadrare anche tutto il resto. Essere ancora a casa dei miei, la scarsità cronica di soldi, il lavoro che non si trova, insomma la stanchezza e le difficoltà di cui mi lamento tutti i giorni. Tutto questo c'è perchè i tempi sono difficili, questo è innegabile. Ma poi, e questa è la motivazione che non dovrei mai perdere di vista, tutto questo c'è perchè io ci sto provando seriamente. Ho deciso che anni di studio e grandissima passione meritano di non morire così, soffocati dai giorni. Dalle cose quotidiane, dalla vita vera, dal dover diventare grandi. Di certo è dura, lo so, lo so tutti i giorni.

La contropartita è una grandissima paura di fallire, di restare fermo allo stesso punto. E questo genera grande ed impetuoso nervosismo. Ma è il mio rischio di investimento, è uno dei costi da sostenere per questo grande progetto che, è sì professionale, ma che non può non diventare, essere, un progetto di vita. Stiamo parlando di qualcosa di invincibile che si può davvero definire come la manifestazione di una sensibilità artistica. So di avere qualcosa da dire.

Malika Ayane a "XFactor": "Ti brillano gli occhi, maledizione, è raro."

Mi brillano gli occhi.